IL KM ZERO: FACCIAMO CHIAREZZA

LO SAPEVI CHE…

IL KM ZERO: FACCIAMO CHIAREZZA

Partiamo da una realtà sconcertante: secondo uno studio americano, prodotti ortofrutticoli come broccoli, spinaci e piselli, in città come Chicago percorrono circa 2400 km prima di finire nei supermercati e nelle grandi distribuzioni.

Un fatto è certo: negli ultimi anni si è diffusa l’abitudine di contare i km percorsi dal cibo, prima di arrivare sulle nostre tavole. Per intenderci, parliamo dei cosiddetti food miles, in voga nella lingua anglosassone. Se andiamo indietro di 50 anni è indubbio che il cibo, prima di finire in padella, viaggiasse solo per pochissimi km, e che invece oggi ne percorre decine, centinaia.

La teoria è molto semplice: più km percorre un alimento prima di essere consumato, più è forte il suo impatto ambientale sullo smog, sul traffico e sul consumo energetico. Il risultato è un alimento per nulla ecologicamente sostenibile e… davvero poco gustoso!

Posto che noi nel km zero ci crediamo, spalanchiamo però gli occhi affinché sia autentico! Per esserlo davvero c’è un fattore importante da non tralasciare mai: un alimento prodotto dalla terra non deve Mai prescindere dalla stagionalità. Per questo siamo dalla parte di quei piccoli produttori locali che lavorano ogni giorno per produrre materie prime genuine, seguendo il ritmo naturale delle stagioni e rispettando il valore della terra.

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