LE CIME DI RAPA

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Cime di rapa

Se in Puglia le cime di rapa sono il simbolo di un’antica tradizione contadina, inseparabili dalle rinomate orecchiette fatte in casa, la loro storia è ancor più ricca di fascino. Si dice, infatti, che i semi delle cime di rapa siano stati importati dall’Oriente dai genovesi e inizialmente coltivati dai francesi; e ancora, che le cime di rapa siano giunte nel nostro continente solo nel XVII secolo, conosciute come Cavolo di Siria e Cavolo di Cipro.

Quarantina, sessantina, novantina e centoventina sono i nomi delle tante varietà di cime di rapa che si differenziano a seconda del tempo di maturazione. Il loro periodo di semina è in genere settembre-ottobre e può facilmente variare in base al clima. Le piantine di cima di rapa si sviluppano al meglio in un clima mite ma resistono anche fino a 5°. Prediligono, però, un’esposizione particolarmente soleggiata.

Le cime di rapa sono un vero concentrato di sali minerali e vitamine del gruppo B, apprezzate dai più per le eccellenti proprietà idratanti. Il loro sapore piacevolmente amarognolo si sposa con numerosi condimenti e pietanze, ma nel sud Italia questo particolare ortaggio viene preparato alla pugliese: cime di rapa affogate (‘nfucate’ in gergo dialettale), cime di rapa lesse, orecchiette con le cime di rapa, conca con le cime di rapa e crostini con cime di rapa.

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